Avete presente la scena del Tempo delle Mele, quando il ragazzo dei sogni di Sophie Marceau le piazza le cuffione anni ottanta in testa?
E le cuffie sono collegate a un walkman che riproduce la canzone di Richard Sanderson “dreams are my reality” e poi cominciano a ballare un lento super appassionato?
Penso che ogni ragazza degli anni '80, '90 e 2000 abbia desiderato almeno una volta nella vita di essere Sophie.
Essere quella speciale in mezzo alla folla.
Ecco a me è successa una cosa simile.
Non ero in discoteca e non ero a una festa.
Ma come spesso nella mia vita ero in uno Stadio.
Al FedExField, alla partita San Francisco 49ERS vs Washington Redskins.
Facevo parte della wire crew di NFL Films: quelli che filmano i giocatori con i microfoni installati nel paraspalle.
Il nostro target: Kirk Cousins, il QB dei Redskins.
Come ad ogni partita siamo arrivati 5 ore prima del Kickoff, abbiamo installato la nostra telecamera gigante e sincronizzato l’audio.
Siamo in tre, posizionati in un terrazzino vista campo come dei veri e propri cecchini.
Solo che non spariamo niente, ma piuttosto, raccogliamo emozioni.
Ancora non ci credo che sono qui.
7 anni fa mi allenavo al parco Sempione e giocavo nei campi di patate, ed ora sono al FedEXField a filmare i migliori giocatori del mondo.
Irreale.
E’ una partita combattutissima dal primo secondo.
Cerco di rimanere imparziale ma sono comunque un po’ nervosa per i 49ERS, perché la mia amica Katie Sowers, l’unica assistant coach donna della NFL, è li a bordo campo e un po’ tifo per lei.
Sono nervosa anche per Kirk, perché è un bravo ragazzo, un Qb responsabile e oggi è la prima partita a cui assisterà suo figlio appena nato.
E poi sono nervosa e basta, perché anche quando non gioco io, è come se fosse il mio gameday. Ho le farfalle nello stomaco e l’adrenalina mi scorre nelle vene a più non posso.
Santi numi come amo questo gioco!
Al quarto quarto, a tre minuti dalla fine sono 17 a 20 per i Redskins. Kirk Cousins è a 7 yard dalla end zone.
Il mio collega del suono, Connor, mi chiama: “ NAU, come here!” mi giro e mi mette le cuffione che cancellano ogni suono intorno a me.
Non sento più i 76 000 spettatori dello stadio, ma sento una sola voce.
Sono nell’huddle con Kirk.
Love you guys, lets do this!
dice ai suoi compagni.
Lo guardo dall’alto e sento il suo Coach che gli parla nel casco e chiama lo schema.
Lui lo ripete nell’huddle.
Blu 91 finta 33, 18, ready?
E tutti in coro ripetono
break
battendo le mani.
Si allineano, il centro snappa la palla, è una finta corsa a sinistra del Runningback, Kirk tiene la palla e scatta fino alla goal line,
TOUCHDOWN!
Lo sento mentre corre e respira.
Mentre da il cinque ai fan, e mentre festeggia con i suoi compagni.
WUUUUUHUUUUUU, YES!
Per un momento mi sono sentita come Sophie.
Perché come in “dreams are my reality” i miei sogni si sono avverati.
E grazie a NFL Films, sono riuscita ad entrare con Kirk nella end zone.
Ero con lui, in uno dei momenti più importanti della sua carriera.
Ero con lui, a segnare un touchdown nella NFL.
E proprio in quel preciso istante,
Mi sono resa conto che a qualsiasi livello,
Che tu sia al Parco Sempione, in un campo di patate nella periferia di Bologna o nello Stadio più moderno del mondo,
Sulla sabbia, l’erba vera, la terra o il sintetico di ultima generazione,
Quando mettiamo quel casco e quel paraspalle,
Sentiamo tutti le stesse emozioni.
Il cuore ci batte all’impazzata.
Gli occhi ci brillano.
E pensiamo di poter fare qualsiasi cosa.
Questo sport, mi ha fatta innamorare.
Come Sophie.
Come una bambina che balla il suo primo lento.
E ad ogni partita, per ogni singola yard ed ogni singolo centimetro.
Questo sport, mi fa sentire viva.
And I just can’t get enough.